Essenzialmente: la musica non è un semplice svago, ma un mezzo da sfruttare al meglio.
Ci sono diverse teorie sulla effettiva utilità della musica, ma spesso è vista come una cosa “fastidiosa” e di poco gusto. Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che ascoltano canzoni, o musiche di ogni tipo. Il mondo della musica è in continua espansione, infatti proprio negli ultimi anni sono nati diversi generi musicali, tra i quali lo-fi, trap o reggaeton.
Molte volte, però, si tralascia la parte scientifica e gli studi portati avanti nel corso del tempo. Ma andiamo piano.
La musica nasce all’incirca 50.000 anni fa, assumendo significati spirituali e/o divini. Nasce principalmente per un bisogno di comunicare, quindi si sviluppa su un concetto di mediazione e un potenziamento delle tecniche di propagazione. Allora la domanda che qualcuno si è posto è: Perché non si dà il giusto peso ad un mezzo così importante?

La risposta è ovvia quanto complicata. Gli scienziati, ormai da anni, studiano la musica e i suoni, cercando di dare risposte a una delle domande più antiche. I primi risultati sono più che sorprendenti. La musica è paragonata al cibo, al sesso e alle droghe, in quanto rilasci dopamina nel cervello. Ovviamente è molto più complesso di quanto sembri, ma è straordinario. Gli scienziati si sono accorti che i neonati sono suscettibili al suono del battito del cuore della propria madre, ai suoni che lo riproducono e ad altri suoni o musiche soavi e dolci.
I collegamenti tra musica e cervello, oltre al rilascio di dopamina, sono utili per gli studi condotti sulla psiche umana ed animale, in quanto rilassano l’individuo e lo rendono più propenso alla condivisione. Ma non è finita.
I diversi studi hanno riportato l’enorme utilità della musica per la concentrazione. Per l’appunto, la musica, rende la mente più malleabile e disposta all’attenzione: si intuisce prima e si apprende meglio. Certo, la scelta del genere musicale è fondamentale.
I benefici, quindi, sono molti e intersecati fra loro. Non si dà la giusta importanza, a questo mezzo, poiché è visto come uno svago e i pregiudizi, seppur apparentemente invisibili, sono ancora molti.
La comunicazione musicale è utilizzata da sempre e per svariati motivi, anche a fini politici, elettorali, per finire agli scopi più simpatici, ovvero quelli del flirt romantico tra due partner (alcuni animali usano i suoni nel farsi scegliere per l’accoppiamento).
Uno degli elementi più importanti e curiosi sono venuti fuori dagli studi condotti su musicisti e alcuni ascoltatori assidui. La cosa che ha sconvolto è stata la reazione della parte del cervello che gestisce l’attività motoria, cioè, si pensa seriamente al fatto che ascoltare musica sia come fare sport.
Come ultimo concetto, ma non per importanza, è giusto inserire la capacità esplicativa delle canzoni e della musica in generale. Abbiamo gli esempi di innumerevoli artisti che hanno raccontato realtà e storie che con la semplice parola o la scrittura non avrebbero ricevuto attenzioni.
Riassumendo: i suoni sono efficaci al pari (o più) delle parole, rendono più ragionevoli e ci aiutano con l’apprendimento. Ha i suoi pro e i suoi contro, come tutto, ma i vantaggi sono molteplici. Quest’arte rende liberi, libera la mente dai propri mostri, dandoci fede e coraggio. Racconta le nostre realtà e nasconde ciò che c’è di futile. Tutti ci togliamo le maschere quando ascoltiamo la nostra canzone preferita.
“La musica è come il sapone, ti purifica dai pensieri superflui.”
cARLOS SANTANA
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