- Data: 02/05/2020
- Ospite: Giuseppe Cuda
- “Nessun studente dovrà mai essere lasciato indietro“
L’ospite di oggi è il rappresentante del CUS e consigliere DISPES all’università della Calabria. Come secondo tra gli ospiti nel salotto di #CRISTIANMORRONE abbiamo Giuseppe, che ha risposto ad alcune domande postegli da alcuni studenti.
Giuseppe Cuda nasce a Mandatoriccio (CS) e ha 21 anni. Ovviamente, ha scelto di prendere parte agli studi inserendosi nel dipartimento di scienze politiche (consigliere DISPES) nel 2017. Porta avanti eccellenti iniziative per lo sport studentesco, oltre ad essere un ottimo rappresentante.
Come sei entrato nella “politica studentesca”? Primi approcci e iniziative.
-Non sono mai riuscito a mettere da parte l’attitudine di prestarmi per l’altro e di dare “il mio” pur di non lasciare indietro nessuno. Sapevo della presenza di molte realtà associative all’Unical, ma di nessuna avevo un’idea approfondita. Fu per questa ragione che i primi mesi della mia vita universitaria non decisi di entrare in contatto con nessuna di esse.
Poi, un giorno, il mio migliore amico ricevette un messaggio per la partecipazione a un evento organizzato dall’associazione RDU. Quello fu il momento della svolta. Fui accolto come uno di loro, e da quel momento iniziai a partecipare a iniziative di ogni tipo, dai banchetti sul ponte alle proteste per un campus migliore, e al contempo, giorno dopo giorno, dentro di me ardeva la voglia di fare di più per quel gruppo e per gli studenti.
Decisi di formarmi, informandomi e informando gli studenti. Iniziai a fare assistenza agli studenti in maniera incondizionata. Le informazioni non conoscevano il giorno e la notte, furono mesi gratificanti, in cui i ‘grazie’ di ogni studente erano singolari e speciali, mi sentii utile per l’altro e fu uno dei momenti più belli della mia vita fino ad allora.
Tutto prese una piega diversa in un giorno dell’Aprile 2019, in cui firmai la mia proposta di candidatura per le elezioni studentesche. Vincemmo le elezioni, e io fui eletto come rappresentante degli studenti presso il Comitato per lo sport universitario e come consigliere degli studenti in seno al dipartimento di scienze politiche e sociali.
Oggi continuo a lavorare con più voglia di quella che mi ha portato sino a qui e con l’auspicio di poter soddisfare sempre le esigenze degli studenti.
—Da studenti, ci si chiede se il consiglio degli studenti si sia riunito, e se ci sia stata una presenza forte degli studenti nelle decisioni.
-Il consiglio degli studenti si è riunito diverse volte dall’inizio del nuovo mandato di rappresentanza studentesca. Credo fortemente nella forza del consiglio degli studenti, sia sotto un punto di vista di forza decisionale, sia politico.
Il fatto che trovino voce tutte le parti politiche studentesche, e quindi anche i pensieri e le sensazioni di più studenti possibili, rende ancor più costruttivo e utile il ruolo del consiglio degli studenti in vista di un percorso di miglioramento dell’ateneo. Agli studenti dico di fidarsi, di conoscere i loro rappresentanti. Personalmente sono fiero di rientrare in questo categoria, mi sono sempre preoccupato di aiutare gli studenti ma di costruire anche un rapporto umano con loro.
—Quando verranno regolarizzate le lezioni online? Durano troppo e sono molto stancanti, anche e soprattutto per i prof che stanno dalla mattina alla sera attaccati al computer. Si parla anche per gli insegnanti “secondari”.. Sai quali aiuti o modi di agire si stanno programmando?
-È evidente che ci sono dei limiti ai quali è difficile far fronte e nei quali mi sono imbattuto anche io da studente. Certo è che l’ateneo sta promuovendo sempre di più l’interazione diretta studente-professore, inoltre in diversi dipartimenti consigliano di “spezzettare” la lezione con più pause. Allo stesso tempo mi preme segnalare che la nostra Università è stata tra le prime in Italia ad avviare la cosiddetta didattica a distanza, per cui sono certo che il settore didattica stia lavorando al miglioramento della stessa, e che noi rappresentanti saremo sempre una spalla forte in questo senso, per segnalare problemi e consigli che vadano a beneficio di tutta la comunità studentesca.
—Ci si interroga sul ritorno alle proprie abitazioni nei pressi dell’ateneo per gli studenti fuorisede, molti per recuperare le cose di cui hanno bisogno, anche per studiare (come libri e/o materiale didattico..)
-È una delle domande più quotate in questo momento, rispetto a questo tema ti rispondo più da studente che da rappresentante, poiché credo che gran parte della problematica ruoti intorno alle disposizioni che verranno fornite a partire dal quattro maggio. Tuttavia, per informazioni pervenutemi negli ultimi giorni, date le numerose istanze, l’Università sta predisponendo un piano di lavoro destinato al recupero degli effetti personali ancora presenti negli alloggi. Nel momento in cui le disposizioni governative saranno più chiare l’Università uscirà con questo apposito piano di recupero.
— La presidente della regione ha annunciato aiuti per 3 milioni di euro agli studenti fuori sede, ci si interroga sulle modalità delle erogazioni e su chi saranno i beneficiari (nel caso si attivasse tale fondo)
-Mi hai servito un’assist importante e non voglio mancare questa occasione per informare gli studenti che rientrano in questa categoria. Questo fondo è stato istituito lunedì 25 aprile. In questo mese, insieme al Senatore accademico Russo, ci siamo mossi per tutelare questa categoria: gli studenti vessati da spese di locazione e utenze annesse, portando avanti una proficua interlocuzione con la Regione Calabria. Ringrazio chi in consiglio si è fatto poi portavoce della proposta e tutti i favorevoli, poiché è stata approvata all’unanimità, segnale di speranza per la nostra terra che ha un bisogno incondizionato di una politica attenta e intelligente che dia priorità al cittadino prima che al colore politico.
Rispetto all’attivazione del fondo posso dirti che verrà attivato tra circa 7/10 giorni, sarà data la possibilità alle famiglie degli studenti di poter fare domanda e insieme alla domanda verranno chiariti i relativi requisiti per l’accesso al beneficio. Le erogazioni verranno effettuate in breve tempo dall’uscita della graduatoria dei beneficiari, in considerazione della situazione di grave crisi affrontata dalle famiglie.
—Lo sport e l’educazione motoria sono fondamentali, ma in tempi di COVID tutto ciò è messo a dura prova. Come ha intenzione di muoversi su questo fronte il CUS? Ci sono dei progetti in vista?
-Da rappresentante degli studenti del CUS posso dirti che ho avuto la premura di occuparmi delle situazioni degli studenti, come coloro che avevano effettuato un abbonamento per svolgere attività sportive previste dal Cus. Per questi studenti, su rassicurazione del presidente, sarà data la possibilità di recuperare l’abbonamento utilizzandolo in un secondo momento. Inoltre da quest’anno possiamo contare anche sul CUS Unical Calcio, squadra di calcio a11 che non solo ha offerto un’opportunità a tanti ragazzi appassionati di questo sport, ma ha creato un vero e proprio progetto di coinvolgimento della comunità accademica attraverso eventi e iniziative nell’arco degli ultimi mesi. Sebbene la situazione non permetta più questo genere di iniziative, i Lupi, così comunemente definiti, rimangono al fianco delle persone da casa con video simpatici e spot interattivi.
Condivido pienamente l’importanza dello sport, tuttavia credo che le scelte del Cus in questa situazione dipenderanno per gran parte dalle indicazioni governative. C’erano dei progetti in cantiere per il rilancio della struttura in termini di iniziative e visibilità. Purtroppo la situazione sopravvenuta ha bloccato il cantiere. Sono certo che gli studenti riavranno a pieno regime la struttura universitaria, e se le cose andranno per il verso giusto anche il cantiere verrà portato a termine.
—Questa esperienza, tutto sommato, risulta positiva?
-Personalmente, non credo di essermi mai pentito di questa scelta, anzi, è un’esperienza che consiglio a chi ne abbia la possibilità. Penso che non troverò mai le parole per descriverla e che sarebbe riduttivo descriverla in poche righe. L’Università della Calabria deve essere orgogliosa delle realtà associative presenti nell’ateneo, di centinaia di studenti che si prestano per l’altro in maniera incondizionata e senza alcun fine clandestino. Io non sono altro che uno tra centinaia di ragazzi che fanno di tutto pur di potersi sentir dire “Grazie”. Ora lo faccio da rappresentante ma continuerò a farlo sempre, in ogni luogo e in ogni forma. L’aiuto verso il prossimo è una missione alla quale tutti siamo chiamati a rispondere per un mondo migliore.
—Quali sono le tecniche per guadagnare consenso nel tessuto studentesco?
– Sono certo che non esista una formula matematica e che ognuno abbia un modo singolare di vedere la questione che mi hai sottoposto. Io posso semplicemente risponderti in considerazione di quello che ho vissuto in prima persona. Gli studenti hanno bisogno di ascolto e di sentire rappresentate le loro esigenze e ragioni, non chiedono altro. Io non ho mai ragionato con la parola consenso, ma fiducia! Spero che una volta portato a termine il mio mandato abbia tenuto fede a questa parola.
Nessun studente dovrà mai essere lasciato indietro, questo è stato e continua ad essere il mio faro guida.
Giuseppe cuda
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